"Tra caro energia e inflazione siamo al lumicino. Dimenticare i medici di famiglia nella Legge di bilancio è come spegnere l’Articolo 32 della Costituzione» Visite a lume di candela negli studi dei medici di medicina generale di tutta Italia. È la protesta che nella giornata di oggi prenderà vita per lanciare un messaggio alle forze politiche che in questo momento stanno discutendo la prossima Legge di bilancio."
E' quanto scrive Silvestro Scotti (Fimmg). "L’obiettivo è quello di ricordare loro lo stato drammatico vissuto dalla medicina generale. Al crepuscolo, a partire dalle 17.00, per un quarto d’ora le luci degli studi medici si spegneranno e le visite proseguiranno a lume di candela."
"Ogni candela accesa rappresenterà il grido d’allarme, le difficoltà e la richiesta di aiuto di un medico di medicina generale e dei suoi pazienti", ricorda il segretario generale di Fimmg Silvestro Scotti. "In maniera simbolica - prosegue - abbiamo deciso di accendere le candele nei nostri studi per sottolineare le condizioni critiche in cui lavorano i medici di famiglia, senza ricorrere a sistemi di protesta più radicali che, in questo momento di picco dell’influenza stagionale e recrudescenza della pandemia, sarebbero contrari al senso di responsabilità verso i cittadini assistiti."
"Ma il nostro allarme resta e non deve restare inascoltato: siamo al lumicino, interveniamo prima che la medicina generale si spenga e con essa il Servizio sanitario nazionale". Immagine simbolo della protesta, affissa sulle bacheche reali e social dei medici di medicina generale, tre candele che compongono la scritta SSN, ormai consumate dalla fiamma. Poi, la scritta: “Più risorse, meno burocrazia, per i medici di medicina generale”.